Cretan Institutional Inscriptions

IC II 19 2

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22. Dedica di Phalasarna ai Theoi Megaloi per Tolemeo III e Berenice II

Tipologia documentaria: dedica votiva/onoraria

Supporto: lastra

Datazione: 246-221 a.C.

Provenienza: Phalasarna

Collocazione attuale: iscrizione probabilmente perduta, prima nel Museo archeologico di Chania

Edd. IC II 19 2 ➚PHI; EG II, pp. 147-148, fig. 32; Guarducci 1987, pp. 156-157; Gondicas 1988, n. 11; Kotsidou 2000, n. 196; Mirizio 2017 (= Axon 99 ➚Axon).

Cf. Halbherr 1924, p. 96.

[ὑ]πὲρ βασιλέως
Π̣τολεμαίου καὶ
β̣ασιλίσσης Βερενίκης
Θεῶν Εὐεργετῶν
5Φαλασαρνίων ἡ πόλις
Θεοῖς Μεγάλοις.

La dedica, iscritta in lettere particolarmente curate e risalente al periodo di regno di Tolemeo III (246-221 a.C.), assieme alle coeve dediche al sovrano da Eleutherna, IC II 12 25, e forse Lappa, IC II 16 11, fornisce una delle più antiche notizie di rapporti tra Creta occidentale e l’Egitto tolemaico, testimoniati poco più tardi anche dagli epitaffi alessandrini di cittadini di Phalasarna stessa (SEG 24.1177) e della vicina Polyrrhenia (SEG 24.1185 del 229 a.C. e SB 3999). Più cospicue e meno sporadiche sono invece le testimonianze di relazioni fra l’Egitto e Creta centrale (cf. SEG 38.918, IC IV 181, 195, 244, 176; Kreuter 1992, pp. 17-45) e ancor più Creta orientale, dove i Tolemei stabiliscono un phrourion ad Itanos, del quale mantengono il controllo approssimativamente per tutta la durata della propria dinastia (cf. IC III 4 2-5, 9, 14, 18; Spyridakis 1970).

Fra le dediche cretesi occidentali ai re lagidi, questa è l’unica ad essersi conservata integralmente, restituendo quindi anche il nome del dedicante, in questo caso la polis. L’assemblea dei cittadini è l’unica entità politica di Phalasarna di cui si ha notizia, che peraltro è attestata con il nome di polis solamente in questa iscrizione: la collettività civica viene infatti identificata mediante l’etnico Φαλασάρνιοι nelle due copie del trattato fra la città e Polyrrhenia, IC II 11 1 e SEG 50.936. Nel formulario della dedica ai Tolemei, però, la città dedicante si trova nettamente in secondo piano rispetto ai destinatari diretti divini e a quelli indiretti umani: a questi ultimi sono infatti dedicate le prime quattro linee intere dell’epigrafe, che si chiude con la menzione dei primi. Incastonata fra la coppia regale ed i Theoi Megaloi compare la polis, preceduta dall’etnico collettivo Φαλασαρνίων e non accompagnata da alcun verbo di dedica.

La lastra recante l’iscrizione dedicatoria doveva verosimilmente essere apposta sulla base di sostegno dell’oggetto dedicato, la raffigurazione scultorea dei sovrani tolemaici o dei Theoi Megaloi, da Margherita Guarducci identificati con i Cabiri, divinità minori originarie della Samotracia protettrici della navigazione. Gli Dèi Grandi, a cui i Tolemei sono devoti (cf. la dedica di Tolemeo II e Berenice ai Theoi Megaloi rinvenuta in Samotracia, IG XII 8 227), trovano in questa iscrizione la loro prima ed unica attestazione a Creta: è pertanto assai probabile che il loro culto sia arrivato sulle sponde cretesi per il tramite dei sovrani stessi.

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: polis.