Cretan Institutional Inscriptions

IC II 11 1

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73. Trattato di alleanza fra Polyrrhenia e Phalasarna

Tipologia documentaria: trattato

Supporto: stele con un frontone sormontato da animali e antemi a bassorilievo raffigurante la stretta di mano fra due divinità femminili, probabilmente la patrona di Polyrrhenia Diktynna (sulla destra, con chitone corto, mantello e faretra ed affiancata da una capra e da un albero) e la ninfa Phalasarna (sulla sinistra, con chitone e mantello ed affiancata da una prora di nave)

Datazione: 300-272 a.C.

Provenienza: Diktynnaion di Rodopou

Collocazione attuale: Museo archeologico di Chania (n. inv. E 1)

Edd. IC II 11 1 ➚PHI; Staatsverträge III 471; Gondicas 1988, n. 78; Chaniotis, Verträge 1; Ager 1996, n. 29; Markoulaki 2000, pp. 250-251; Magnetto, Arbitrati 24; SEG 50.887 (che integra sulla base di SEG 50.936); I.Polyr. pp. 45-46 n. 2.1.

Cf. Myres 1896, n. 3; Halbherr 1899, p. 528; Savignoni 1901, pp. 298-304, fig. 9; De Sanctis 1901, pp. 494-496, tav. XXVI 3; Meyer 1989, N19; Gondicas 1990.

θεοί.
[τάδε συ]ν̣έθεντο Πολυρήνιοι καὶ Φαλασάρνιοι ἐναν̣τ̣ί̣ο̣ν̣ Κλεωνύμου [καὶ]
[τῶν ἄλλ]ω̣ν Λακεδαιμονίων οὓς ἀπέστειλε̣ ἁ̣ [π]ό[λι]ς̣, Ἰσοδάμου̣ Κ̣ε̣[ρβίδα, Ἀ-]
[ναδέο]ς· φίλον καὶ ἐχθρὸν τὸν αὐτὸν ἦμεν ἀπὸ [τᾶς πρώτας ἁμέρας νῦν τε καὶ εἰς]
5[τὸν ἀεὶ χρόνον τὰ κατὰ Κρήταν, πόλι]ν καὶ [γᾶν ἔχοντες] τὰν αὐτῶν ἑκατ[έ-]
[ρους] κατὰ [τὰ ἀρχαῖα, νόμοις χρωμένους τοῖς ἑαυτῶ]ν ἑκατέρο[υς· ὅφφ]α̣ ἂν ἐκ τῶν
[πολεμίων λανβάνωμεν καλούντων] τῶν̣ Πολυρηνίων καὶ παργένωνται μέ[στε]
[εἴκοσι ἄνδρες λανχανόντων τὸ τέταρτον μ]έρ̣[ος οἱ] Φαλασάρνιοι τῶ̣ν [λα-]
[φύρων καὶ τῶν χρημάτων - - -]
10[- - -].

3: ἀπέστειλε̣ ἁ̣ [π]ό[λι]ς̣, Ἰσοδάμου̣ SEG; ἀπέστειλε̣ν [ . ]ο[ . . ]αις ὁ δᾶμος IC. Κ̣ε̣[ρβίδα] SEG; ιτ[ . 5 . ] IC; Ἰτ[αλιωτ] IC nel commento.

Mentre l’appartenenza a Phalasarna della copia del trattato rinvenuta a Tylifos (SEG 50.936) è evidente per le sue iconografie marine, l’attribuzione della stele del Diktynnaion all’altra contraente, Polyrrhenia, è meno certa. Nonostante il controllo esercitato da Polyrrhenia sul santuario (cf. IC II 11 2-3, Strabo X 4.13), infatti, la dimensione regionale del Diktynnaion e la scelta iconografica della stele, bilanciata e simmetrica per le due città, portano piuttosto a ritenere che l’iscrizione non sia la copia di Polyrrhenia, bensì una terza redazione conservata ed esposta in un luogo sacro comune e dall’ampia visibilità.

Il ritrovamento della copia di Tylifos smentisce definitivamente la proposta di integrazione di Margherita Guarducci Ἰτ[αλιωτ] alla linea 3 della copia del Diktynnaion, nata dalla suggestione che Cleonimo si fosse fermato a Creta nel 303 durante il tragitto da Sparta in Italia per andare in soccorso dei Tarantini.

Per alcune considerazioni sugli aspetti istituzionali del trattato si veda il commento a SEG 50.936.

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: nomos, polis.