539. Trattato fra Latο e Olous con mediazione di Knossos
Tipologia documentaria: due trattati
Supporto: stele
Datazione: 116 a.C.
Provenienza: Aphrodision di Dera
Collocazione attuale: Collezione archeologica di Neapoli
Edd. Van Effenterre 1942, pp. 33-44 nn. A-B; Chaniotis, Verträge 55B-56B ➚PHI ➚PHI.
[π]ρειγευσάντ[ων Κνωσίων τᾶς πόλιος] ἐπ̣ὶ τὰς πόλ̣ε̣[ι]ς τ[ά]ν τε τ[ῶ]ν Λατίων κα̣ὶ̣ τῶν
Ὀ̣λοντίων καὶ [π]α̣[ρκαλεσάντων δόμεν αὐ]τοῖς ἐξα[ρχίδιον] τὰν ἐπιτροπὰν περὶ ὧν καὶ
π̣[ρ]ὸ [τῶ], ἔδοξε Λατίοις καὶ Ὀλοντίοις κοινᾶι βωλευσαμένοις, ἐπὶ κόσμων Κνωσοῖ μ[ὲν]
5[τ]ῶν σὺν Νενναίῳ τῶ Μοψε̣ί[ω μη]νὸς Σπερμίω δευτέραι, Λατοῖ δὲ ἐπὶ τῶν σὺν Διοκλε[ῖ]
[τ]ῶ Ἡρώιδα μηνὸς Θιοδαισ[ί]ω δ̣ε̣υτ̣έραι, ἐν δὲ Ὀλόντι τῶν σὺν Μενοντίδαι τῶ Ἀκάσσο̣-
νος, μηνὸς Ἐλευσυνί[ω δ]ευτέραι, δόμεν τὰν ἐπιτρ[ο]πὰν Λατίος καὶ Ὀλον[τ]ίος τᾶι τῶ[ν]
Κνωσίων πόλι περὶ τῶν ἀμφιλλεγομένων αὐτοῖς πόλι π[ο]ρ[τ]ὶ πόλιν πάντα περὶ πάντων̣
[κα]ὶ θέμεν στάλαν ἐν ἁμέραις τριάκον[τα, Κν]ωσοῖ μ̣ὲν̣ ἐν τῶι ἱαρῶι [τῶ] Ἀπόλλωνος τῶ Δελφι-
10[δίω] κ̣α̣ὶ ἐν τῶι ἱαρῶι τῷ Δέραι, Λ[ατ]ο[ῖ δ]ὲ ἐ[ν τ]ῶι τ[ᾶ]ς Ἐλευ[θυ]ίας, ἐν δὲ Ὀλόντι ἐν τῶι ἱ[αρῶι] τῶ
Ζηνὸς τῶ Ταλλαίω, ἄλλάν κοινᾶ̣ι ἐν Δάλ[ωι] ἐν τῶι ἱαρῶι τῶ Ἀπόλλωνος. ὑπὲρ δὲ
[τούτω] τῶ τιθεμέ[νω ἐ]νγρό[φ]ω ἐς Δᾶλον ἀποστηλάντων οἵ τε Κνώσιοι καὶ οἱ Λάτι-
[ο]ι καὶ ο̣ἱ Ὀλόντιοι πορτὶ τὸν ἐπιμελητὰν [πρ]ειγε̣ίαν καὶ γράμματα ἐν ἁμέραις τριά-
κ̣οντα, ὥστε σταθῆι στάλα ἐς ἃν ἀνγραφῆι τὰ δεδογμένα· καὶ ταῦτα ἔστω κύρια. κρινό[ν-]
15[των] δ̣ὲ οἱ Κνώσιοι ἐν ἑξαμήνω̣ι, ἄρχοντος μηνὸς Καρωνίω τῶ ἐπὶ Νενναίω{ι}, ὡς δὲ Λ[ά-]
[τιοι] ἄγοντι μηνὸς Σ̣αρτιωβ̣ιαρίω, ὡς δὲ Ὀλόντιοι ἄγοντι μ̣ηνὸς Δελφινίω. καὶ κύ-
[ρι]οι ἔντων οἱ Κνώσιοι ἀνγράφοντεν τὸ γενό[μενο]ν κ[ρίμα] ἐν μ̣ὲ[ν] ταῖς ἐν Κρή[ται]
[σ]τά̣λ̣αις ἐν ἁμέρ̣αις τριάκοντα, ἐς δὲ Δᾶλον ἐξαποστηλ̣άντων ἐν ταῖς
[αὐ]τα̣ῖς ἁμέρ̣αις. εἰ δέ κα παργένηται ὁ πρειγευτὰς ὁ ἀπεσταλμένος ὑπὸ τῶν Κν[ω-]
20[σ]ίων ἐς Δᾶλον, κύριος ἔστω ἀγγράφων ἐς τὰν αὐτὰν στάλαν τὸ κρίμα. τὰ δὲ κρι-
[θέντ]α καὶ ἀγ̣γ̣ραφέντα ὑ̣πὸ τῶν Κνωσίων β[έβ]αια καὶ κύρια ἦμεν ἐς τὸν πάντα
[χρόν]ο[ν, καὶ] μ̣[ηκέτι ὑ]πολείπεσθαι [αὐτ]οῖς περὶ μηθενὸς ἔγκλημα μηθὲν παρευρέ-
[σ]ε̣ι μηδεμιᾶι. δ̣ό̣ντων δὲ Λάτιοι [κα]ὶ Ὀλόντιοι τούτω τῶ ἐνγρόφω ἑκάτεροι̣ χέρ̣α
τᾶι τῶν Κνωσίων πόλι [καὶ αὐτ]οσα[υ]τοῖς. ἐγγύος δὲ καταστασάντων ἐν ἁμέραις εἴ[κοσι]
25Κνωσίος διὰ τῶ Κνωσοῖ χρεοφυλακίω ὑπὲρ τούτω τῶ ἐγγρόφω οἵ τε Λάτιοι καὶ οἱ Ὀλόν-
τιοι τοῖς Κνωσίοις ἑκάτεροι ἀργυρίω Ἀλεξανδρείων ταλάντων δέκα, ἐφ’ ὧι ἐ̣[μ-]
μενίοντι ἐν τούτωι τῶι ἐγγρόφωι καὶ ἐν τοῖς κριθένσι ὑ̣πὸ τᾶς π̣ό̣[λ]εος. ὁ[πότε-]
[ροι] δὲ μ[ὴ ἐμ]μένοιεν, τὰμ̣ π̣ρᾶξιν ἦμεν ἐκ [τῶν] ἐγγύων, καὶ οἱ τῶν Κνωσίων [κόσ-]
μοι πράξαντες ἀποδόντων το̣ῖς ἐμμένονσι καὶ πάντω[ς] ἔστω τὰ κριθέν[τα κύ-]
30[ρια. ἔντων δὲ] ο̣ἱ̣ ἔγγυοι μέστα κ̣α ἡ κρίσις ἐπιτελεσθῆι καὶ ἀνγραφῆι καθ[ὼς]
[προγέγραπται. εἰ δέ τί κα] δ̣ό̣ξηι ὕστερο̣ν ταῖς πόλεσι Κνωσίοις καὶ Λατίο[ις]
[καὶ Ὀλοντίοις ἢ πορτιγράψαι ἢ] ἀφελε͂ν, ταῦτα ἔσ̣τ̣ω κύρια. vac.
τ[ων κ]α̣ὶ̣ Κνωσίων, ἀμβ̣άλεν ὑπε[ρ]θε̣[μένοις] κατὰ τὰν ἐπιτροπὰν τὸν προ-
35γεγραμμένον χρόνον ἐν τᾶι στάλαι, τ[ὸν ἐπὶ Νεν]ν̣α̣ίω Κνωσοῖ κόσμω κα[ὶ]
Διοκλεῖος Λατίω καὶ Μενοντίδα Ὀλοντίω. ἐ̣γ[γράψ]α[ι δ]ὲ ὥστε κυρίο[ς]
ἦμεν κρίνοντας Κνωσίος ἐμ μησὶν δέκα δύο, ἀρχον̣[τος μ]η̣[νὸ]ς Νεκ[υ-]
σίω ἐπὶ Ἀγήμονος Κνωσοῖ κόσμω, Λατοῖ δὲ ἐπὶ [τῶν Κυ]δ̣άννω[ι]
τῶ Ἐνίπαντος μηνὸς Θεσμοφορίω, ἐν δὲ Ὀλόντι ἐπὶ [τῶν σὺ]ν Ἀ[ν-]
40τικλεῖ τῶ Εὐβώλω μηνὸς Ἀπελλαίω. δόντων δὲ Λάτιοι κ[αὶ Ὀλόν]τι[οι]
τούτω τῶ ἐγγρόφω ἑκάτεροι χέρα τᾶι τῶν Κνωσίων πόλι. vac.
La stele conserva la copia depositata presso l’Aphrodision di Dera del trattato fra Lato e Olous (noto anche da IC I 16 4), parte di una serie di documenti relativi ad uno scontro in corso fra le due città nell’ultimo ventennio del II secolo a.C. (IC I 16 3, IC I 16 4; Chaniotis, Verträge 55B-56B, 54/56a, 54/56b, 54/56c, 54/56d; IC I 16 18; cf. inoltre IC I 16 5 e Chaniotis, Verträge 61B).
Il documento, introdotto da una doppia espressione benaugurale, ricorda l’invio di un’ambasceria da parte della polis di Knossos presso quelle di Lato e Olous al fine di proporsi come mediatrice nella contesa in corso fra le due città (ll. 2-4), successiva a quella inviata per le stesse ragioni circa un anno e mezzo prima (cf. IC I 16 3 e Chaniotis, Verträge, p. 318).
Alla formula di sanzione congiunta menzionante gli etnici collettivi delle poleis di Lato e Olous (l. 4) segue alle linee 4-7 la datazione di Knossos e delle due città contraenti. Per ciascuna polis viene ricordato il cosmo eponimo, rispettivamente Nennaios figlio di Mopseios a Knossos, Diokles figlio di Heroidas a Lato e Menontidas figlio di Akasson a Olous; il documento, inoltre, è datato più precisamente al secondo giorno del mese Spermios secondo il calendario di Knossos, coincidente con lo stesso giorno del mese Thiodaisios di Lato ed Eleusinios di Olous (noto anche a Gortyna e Biannos).
L’oggetto della decisione, di contenuto analogo a quanto stabilito in IC I 16 3, accorda alla polis di Knossos il permesso di fungere da mediatore fra Lato e Olous e prescrive l’iscrizione di quanto deciso su più stele, da collocarsi entro trenta giorni a Knossos nel santuario di Apollo Delphidios e in quello di Ares a Dera, a Lato in quello di Eleuthyia, a Olous in quello di Zeus Tallaios e a Delos in quello di Apollo; a tale fine Lato, Olous e Knossos devono inviare a Delos entro trenta giorni un’ambasceria e delle lettere contenenti il presente documento, dopo che le prime due si sono scambiate una copia del testo e ne hanno consegnata una a Knossos (ll. 7-14, 23-24).
Il documento prevede che Knossos emetta il suo giudizio entro sei mesi dal mese Karonios dell’anno in cui è cosmo eponimo Nennaios (ovvero quello corrente), datazione che trova corrispondenza nel mese Sartiobiarios a Lato e a quello Delphinios a Olous (ll. 14-16, mesi non attestati al di fuori del presente documento e della sua copia IC I 16 4). La responsabilità dell’iscrizione del giudizio emanato è anch’essa di Knossos, che nei trenta giorni successivi alla sua emissione è tenuta a farlo iscrivere su più stele da collocare a Creta e ad inviare a Delos un ambasciatore con una sua copia affinché lo faccia iscrivere sulla medesima stele del presente documento (ll. 16-20).
A tutela del rispetto del presente documento, inoltre, viene previsto il ricorso a garanti e il deposito entro venti giorni di dieci talenti da parte di Lato e Olous presso il chreophylakion di Knossos (struttura che a Creta è attestata anche a Polyrrhenia, Gortyna, Lato e Olous; cf. Dareste 1882, Genevrois 2017, pp. 356-362), dai quali i cosmi di quest’ultima hanno il potere di prelevare una multa nel caso di contravvenzione nei confronti di quanto stabilito e consegnare l’importo a chi ha rispettato gli accordi (ll. 24-31).
Al documento, che si chiude con la possibilità di apportarvi modifiche successive da parte delle tre poleis in causa (ll. 31-32), fa seguito un secondo testo, frutto di una decisione presa congiuntamente dalle città di Lato e Olous – indicate attraverso i loro etnici collettivi nella formula di sanzione alle linee 33-34 – con il consenso di quella di Knossos. L’oggetto principale della decisione, alle linee 34-40, prevede una posticipazione della scadenza precedentemente fissata all’anno di carica dei cosmi eponimi Nennaios, Diokles e Menontidas per l’emissione del giudizio di Knossos, che deve ora essere emesso entro dodici mesi dal mese Nekysios dell’anno in cui è cosmo Agemon a Knossos, datazione che corrisponde al mese Thesmophorios dell’anno di eponimia di Kydannos figlio di Enipas a Lato e al mese Apellaios di quello di Antikles figlio di Eubolos a Olous. La clausola conclusiva alle linee 40-41, infine, prevede che le città di Lato e Olous si scambino una copia del decreto relativo alla modifica della scadenza e che ne procurino una anche a Knossos.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: chreophylakion, dokeo, gramma, hieron, kosmos, krima, krino, krisis, mesi (Apellaios, Delphinios, Eleusinios, Karonios, Nekysios, Sartiobiarios, Spermios, Theodaisios, Thesmophorios), polis, presbeutes.