Cretan Institutional Inscriptions

SEG 51.1056

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552. Concessione di asylia a Cos da parte di Istron, Phaistos, Hierapytna e un’altra città

Tipologia documentaria: due lettere contenenti decreti, due decreti

Supporto: stele

Datazione: 242 a.C.

Provenienza: Cos, Asklepieion

Collocazione attuale: Magazzino dell’Asklepieion di Cos

Edd. Hallof – Rigsby 2001, pp. 335-338 n. 2 (= SEG 51.1056 ➚SEG); IG XII 4.214.

Cf. IC I pp. 100, 269, III p. 20; Guarducci 1943, pp. 66-70; Herzog – Klaffenbach 1952, p. 29; Rigsby, Asylia 42-44.

A
[Ἰστρωνίων οἱ κόσμοι καὶ ἁ πόλις Κωΐων τᾶι βωλᾶι καὶ τῶι]
δάμωι χαίρειν· ἀπεστή[λατε παρ’ ἁμὲ θεωροὺς Χά-]
ριππον, Δίωνα, Πλάτωνα̣, [οἳ ἐπήγγειλαν τάν τε θυ-]
σίαν καὶ τὰν πανάγυρ[ιν τὰν γινομέναν τῶι Ἀσ-]
κλαπιῶι καὶ παρεκάλο[υν ἁμὲ τὸ ἱερὸν τοῦ Ἀσ-]
5κλαπιοῦ τὸ ἐγ Κῶι ἄσυ[λον δέχεσθαι· ἀγαθᾶι τύχαι·]
δεδόχθαι τᾶι πόλει τᾶ[ι Ἰστρωνίων δέχεσθαι καθὰ]
παρακαλοῦντι τάν τ̣[ε θυσίαν καὶ τὰν πανάγυ-]
ριν καὶ τὰν ἐκεχειρία̣[ν, καὶ ἄσυλον ἦμεν τὸ ἱερὸν]
τοῦ Ἀσκλαπιοῦ ὑπό τε̣ [Ἰστρωνίων καὶ τῶν κατοικόν-]
10των ἐν Ἰστρ̣ῶνι· τὸ δὲ ψ[άφισμα τόδε ἀναγράψαι ἐν τῶι]
πρυτανείωι vvv ἐν τῶ[ι ἐπιφανεστάτωι τόπωι· τοῖς δὲ]
θεωροῖς ἐς ἀπαρχὰν̣ [δόμεν στατῆρας δέκα vac.(?)].

Φαιστίων οἱ κόσμοι καὶ [ἁ πόλις Κωΐων τοῖς ἄρχουσι]
καὶ τᾶι πόλει χαίρειν· ἐπ̣[εὶ Κῶιοι ἀποστείλαντες θεω-]
15[ροὺ]ς τάν τε ἀσυλ[ίαν τῶ ἱερῶ τῶ Ἀσκλαπιῶ καὶ τὰν θυ-]
[σίαν κα]ὶ τὰ λοιπά, ὧγ [- - -, ἀξιοῦντι δέχεσθαι - - -]
[ . 7 . ] τ[α]ῦτα δε . [- - -]
B
[- - -ὅπως(?) τὸ]
[ἱερὸν τῶ Ἀσκλαπιῶ ἄσυλον] ὑπάρχη ὑπό τε Φαισ̣[τίων]
[καὶ τῶν κατοικόντων ἐμ Φα]ιστῶι· ἀγαθᾶι τύχαι· ἦ̣[μεν]
[ἄσυλον τὸ ἱερὸν τῶ Ἀσκλαπ]ιῶ τῶ ἐγ Κόοι ὑπὸ τε Φαιστ̣[ί-]
[ων καὶ τῶν κατοικόντων ἐ]μ Φαιστῶι· τὸ δὲ ψάφισμα
5[τόδε ἀναγράψαι ἐν τῶι ἱερώι τῶ Ἀπόλ]λωνος τῶ Πυθίω·
[δόμεν δὲ καὶ τοῖς θεωροῖς εἰς] ξένια στατῆρας δέκα.

[ἔδοξεν Ἱεραπυτνίων τοῖς κόσμ]ο̣ις καὶ τῶι δ̣ά̣μωι· ἐπε̣[ι-]
[δὴ Κῶιοι φίλοι ὄντες τῶ δάμ]ω τῶ Ἱεραπυτνίω⟨ν⟩ θε-
[ωροὺς ἀπεστάλκαντι παρ’ ἁμὲ Χ]άριππον, Δίωνα, Πλά-
10[τωνα, οἵτινες ἐπαγγέλλοντι] τὰν θυσίαν καὶ τὰν
[ἐκεχειρίαν καὶ τὰν πανάγυρι]ν̣ τῶι Ἀσκλαπιῶι κ̣α[ὶ]
[ἀξιοῦντι τὸ ἱερὸν τῶ Ἀσκλα]πιῶ ν τὸ παρ’ αὐτοῖς ἄσ̣[υ-]
[λον ἦμεν· ἀγαθᾶι τύχαι· δε]δόχθαι Ἱεραπυτνί[οις]
[ἀποδέχεσθαι τὰν θυσία]ν̣, καὶ τὸ ἱερὸν τῶ Ἀσκ[λαπιῶ]
15[ἄσυλον ἦμεν καθὼς ἀξι]οῦντι· ἀγγράψα[ι δὲ τὸ ψά-]
[φισμα ἐν τῶι ἱερῶι τῶ Ἀσκ]λαπιῶ· δόμε[ν δὲ ἐς ἀπαρχὰν]
[στατῆρας δέκα(?) τοῖς θεω]ροῖς· vac.

[ἔδοξεν . c. 3-4 . τοῖς κόσμοις κα]ὶ τᾶ[ι πόλει - - -]

La stele conserva – in modo più o meno parziale – quattro decreti emanati da città cretesi relativamente alla propria concessione di asylia a Cos, i primi due dei quali sono incorporati all’interno di un’epistola.

Il primo decreto, emanato da Istron, si apre con la formula di saluto indirizzata a Cos verosimilmente dai cosmi e dalla polis (ll. A 1-2). Il ricordo dell’invio di ambasciatori sacri da parte di Cos, alle linee A 2-5, è seguito da una formula di mozione in cui figura come decretante la sola polis di Hierapytna (diversamente da IC I 14 1, in cui compaiono in tale ruolo sia i cosmi che la polis). L’oggetto del decreto accorda la concessione di quanto richiesto, che viene presentata come effettuata da parte dei cittadini di Istron e dei suoi residenti non detenenti lo status di politai (ll. A 6-10). La formula di esposizione, alle linee A 10-11, prevede la collocazione del decreto nel luogo più in vista del pritaneo (luogo destinato alla pubblicazione di iscrizioni anche in IC I 23 1 e IC I 16 1). Il decreto, infine, si chiude con una concessione di denaro agli ambasciatori di Cos per il compimento di un sacrificio (ll. A 11-12).

Il secondo decreto, emanato da Phaistos, si apre con la formula di saluto indirizzata a Cos dai cosmi e verosimilmente dalla polis (ll. A 13-14). Il ricordo dell’invio di ambasciatori sacri da parte di Cos, alle linee A 14-17 e B 1-2 , è seguito dall’oggetto del decreto, che prevede la concessione di quanto richiesto, presentata come effettuata da parte dei cittadini di Phaistos e dei suoi residenti non detenenti lo status di politai (ll. B 2-4). La formula di esposizione, alle linee B 4-5, prevede la collocazione del decreto in un santuario di Apollo Pythios, possibilmente quello di Gortyna, attestato in relazione a Phaistos anche in IC I 17 1. Il documento, infine, si chiude con una concessione di dieci stateri agli ambasciatori di Cos come dono ospitale (l. B 6).

Il terzo decreto, emanato da Hierapytna, si apre direttamente con la formula di sanzione, nella quale figurano i cosmi e il damos (per Hierapytna attestato anche in IC III 4 10) come istituzioni responsabili della deliberazione (l. B 7). La sezione delle motivazioni, alle linee B 7-13, ricorda l’invio di ambasciatori sacri da parte di Cos motivato dall’amicizia esistente fra quest’ultima e il damos di Hierapytna. L’oggetto del decreto, introdotto da una formula di mozione in cui compare l’etnico cittadino collettivo Ἱεραπυτνί[οις] (l. B 13), accorda a Cos quanto richiesto, senza aggiungere ulteriori specificazioni (ll. B 14-15). La formula di esposizione, alle linee B 15-16, prevede la collocazione del decreto in un non altrimenti attestato santuario di Asclepio di Hierapytna. Il decreto, infine, si chiude con una concessione di denaro agli ambasciatori di Cos verosimimente per il compimento di un sacrificio (B 16-17).

Del quarto decreto, invece, si è conservata solamente parte della formula di sanzione iniziale, che non restituisce il nome della città decretante ma che sembra indicare come organi responsabili della deliberazione il suo collegio dei cosmi e la polis.

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: demos, dokeo, hieron, katoikos, kosmos, polis, prytaneion, psephisma.