288. Trattato fra Gortyna e Rhittenia
Tipologia documentaria: trattato
Supporto: due blocchi
Scrittura: bustrofedica
Datazione: 450-400 a.C.
Provenienza: Gortyna
Collocazione attuale: Magazzino SAIA, Agioi Deka (?)
Edd. Halbherr 1897, pp. 204-211 n. 23; IJur. 31; SGDI 4985; Schwyzer 1923, n. 177; IC IV 80 ➚PHI; Staatsverträge II 216; Nomima I 7; Youni 2011, pp. 283-284; Laws G80; Bile 2016, n. 27.
Cf. Bravo 1980; Van Effenterre 1993; Hennig 1994; Perlman 1996; Ruzé 1997; Kristensen 2002, pp. 72-75; Guizzi 2005; Papakonstantinou 2008, p. 99.
ματα παρέκοντες ἐς Β̣ίδαν τρ̣ί[τ]οι [ϝέ]τει τριακατίον̣ς ⟨σ⟩[τ]ατε͂ρανς καὶ πεν-
τέκοντα. στέγαν δ’ ἄν κα ϝοικοδομέσ[ει . 5 . ]ς ἒ δένδρεα πυτεύσει, τὸν
ϝοικοδομέσαντα καὶ πυτεύσαντ[α] καὶ πρίαθαι κ’ ἀποδόθαι. vac. τὸν δὲ σταρτ-
5αγέταν καὶ τὸν κοσμίοντα ὄς κ’ ἄγε[ι] Ῥ[ι]τ̣τ̣ενάδε κοσμε͂ν πεδὰ το͂ Ῥιττενίο
κόσμο τὸν μὲ πειθόμενον το͂ ’πορ̣ί̣μ[ο, δ]αμιόμεν δὲ δαρκνὰν καὶ κατακρέθαι πεδ-
ά τε το͂ σταρτο͂ καὶ πεδὰ το͂ν Ῥιττενίον· πλ[ίο]ν δὲ μὲ δαμιόμεν· αἰ δὲ πλίον δαμιόσ-
αι ἒ μὲ κατακρέσαιτο, κσενείαι δίκα[ι δι]κάδδεθαι. ἐνεκυραστὰν δὲ μὲ παρέρπε-
ν Γορτύνιον ἐς το͂ Ῥιττενίο. αἰ δέ κα ν[ικ]αθ̣ε͂ι το͂ν ἐνεκύρον, διπλεῖ καταστᾶσ-
10αι τὰν ἀπλόον τιμὰν ἆι ἐν τᾶι ’πόραι ἔ[γρα]τται, πράδδεν δὲ τὸν Ῥιττένιον κόσμ-
ον. αἰ δέ κα μὲ πράδδοντι, τὸνς πρειγ[ίσ]τονς τούτονς πράδδοντας ἂπατον
ἔμεν vac. τὰ ἐγραμμέν’, ἄλλα δὲ μέ. vac. ὄτι δέ [κα αὖ]τ[ι]ς ἀνπιπαίσοντι τὸ κοινὸν οἰ Ῥι-
ττένιοι πορτὶ τὸνς Γορτυνίον[ς . c. 6 . ]ν̣ τ̣ὸν κάρυκα Ῥιττενάδε ἐν ταῖδ ⟨δ⟩έ-
κα παρέμεν ἒ αὐτὸνς ἒ ἄλλονς π[ρ]ὸ̣ [τούτον ἀπ]οκρίνεθθαι κατ’ ἀγορὰν ϝευμέν-
15αν τᾶς α[ἰ]τίας ἆς κ’ αἰτι[ά]σ[ονται, τὰν δ]ὲ στάλαν τὸ κρίσιν ἔ[με]ν ἆ̣ιπερ ταῖς ἀ[- - -]
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Il trattato, che esordisce con l’invocazione divina θιοί, stabilisce in primis che i cittadini di Rhittenia possano essere dotati di proprie leggi e di una propria giurisdizione, una concessione che viene accordata mediante l’impiego dei termini αὐτόνομοι e αὐτόδικοι, che a Creta hanno come unico parallelo di utilizzo il trattato fra Gortyna e Kaudos, nel quale risultano associati ad eleutheroi (IC IV 184 + SEG 23.589, ll. A 5-6, ἐλευθέρονς καὶ αὐτονόμονς καὶ αὐτοδίκονς).
Rhittenia, per parte sua, è tenuta a fornire ogni tre anni 350 stateri per i sacrifici da compiersi sul monte Ida (ll. 1-2), forse equivalenti a quello documentatovi dalla legge sacra IC IV 146, che pare essere compiuto dalla polis di Gortyna in occasione di una festività ricorrente ogni tre anni.
Dopo una breve clausola relativa ad una casa (ll. 3-4), l’attenzione si sposta sulle figure istituzionali delle due città che si trovano ad agire a Rhittenia. Lo startagetas – figura non nota altrove – e il cosmo gortynio in carica che va a Rhittenia devono svolgervi le funzioni di cosmo assieme al cosmo di quest’ultima (ll. 4-6), che appare quindi dotata di propri magistrati pur essendo in un certo qual modo subordinata all’azione di Gortyna. La clausola alle linee 6-7, dal contenuto piuttosto ambiguo, sembra prevedere l’imposizione di una multa di una dracma da parte del cosmo di Rhittenia, che deve usare il denaro assieme allo startos (a Gortyna attestato anche in IC IV 72 e forse 142; cf. Kristensen 2002) e ai cittadini di Rhittenia; costui, inoltre, non può imporre multe maggiori: qualora ciò accada deve essere giudicato con un processo proprio degli stranieri (κσενείαι δίκα[ι], cf. la dika xenika di IC III 4 8).
Gli importi di multe che devono essere riscosse dal cosmo di Rhittenia sembrano essere definiti in norme scritte in qualche luogo (?) che pare pertinente ad un eforo (l. 10, ἐν τᾶι ’πόραι), figura che a Creta conta forse un’altra occorrenza in SEG 59.1026 da Eleutherna e a cui potrebbe riferirsi anche l’espressione το͂ ’πορίμ[ο] alla linea 6. Qualora i cosmi di Rhittenia non riscuotano la multa, tale compito passa ai preigistoi, ovvero gli anziani membri di un collegio, che sembrano essere noti sia per Gortyna che per Rhittenia (cf. IC IV 184 + SEG 23.589 e IC I 28 7).
Qualora Rhittenia come comunità (ll. 12-13, τὸ κοινὸν οἰ Ῥιττένιοι) abbia motivi di scontro con i Gortynii, un suo araldo deve convocare questi ultimi affinché si presentino per rispondere all’accusa entro dieci giorni a Rhittenia nell’agora con la cittadinanza riunita in assemblea (ll. 14-15, κατ’ ἀγορὰν ϝευμέναν, espressione affine al κατ’ ἀγορὰν καταϝελμένον το͂μ πολιατᾶν di IC IV 72; cf. Genevrois 2017, pp. 150-155).
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: agora, autodikos, autonomos, ephoros (?), karyks, kosmos, krisis, preigistos, startagetas, startos, xenia dika.