521. Decreto onorario di Itanos per Tolemeo III e Berenice II
Tipologia documentaria: decreto onorario
Supporto: stele
Datazione: 246-222 a.C.
Provenienza: Itanos
Collocazione attuale: Museo archeologico di Herakleion (n. inv. 65)
Edd. Reinach 1911, pp. 391-400 n. 2; SGDI IV, pp. 1205-1206 n. 38; Syll.3 463; IC III 4 4 ➚PHI; EG II, pp. 54-56 n. 6; Kotsidou 2000, n. 195.
Cf. Austin 1981, n. 267; Kreuter 1992, pp. 26-29; Papadakis 2000; Chaniotis 2002, pp. 107-108; Austin 2006, n. 265.
παραλαβὼν τὰν τῶν Ἰτανίων πόλιν καὶ πολίτας
παρὰ τῶ πατρὸς βασιλέως Πτολεμαίω καὶ τῶν
προγόνων, καλῶς καὶ ἐνδόξως εὐεργετῶν
5διατελεῖ καὶ διαφυλάσσων μετ’ εὐνοίας ἐν οἷς
παρέλαβε πολιτευομένος τοῖς αὐτῶν νόμοις,
ἔδοξε τᾶι βουλᾶι καὶ τᾶι ἐκκλησίαι· ἱαρὸν τέμενος
ἱδρύσασθαι τὸν παράδισον τὸν πρὸς τᾶι πύλαι
βασιλέως Πτολεμαίου καὶ βασιλίσσας Βερενίκας
10τᾶς τῶ βασιλέως Πτολεμαίω ἀδελφᾶς καὶ γυναικός·
θύσει δὲ ἁ πόλις κατ’ ἐνιαυτὸν τοῖς γενεθλίοις
βασιλεῖ Πτολεμαίωι καὶ βασιλίσσαι Βερενίκαι
καὶ δρόμον συντελέσοντι ∶ τὸ δὲ ψάφισμα
τόδε οἱ κοσμητῆρες οἱ μετὰ Σωτηρίω γράψαντες
15ἐς στάλαν λιθίναν ἀναθέντων ἐς τὸ ἱαρὸν τᾶς
Ἀθάνας τᾶς Πολιάδος· τὸ δὲ ἀνάλωμα ἦμεν
[ἀπὸ τῶ]ν̣ ποθόδων τᾶς πόλιος.
vacat
Il decreto, pervenuto nella sua interezza, onora Tolemeo III e Berenice II, sotto il cui controllo ricade il phrourion di Itanos (sul quale cf. IC III 4 2-3, 5, 9, 14, 18; cf. Spyridakis 1970 e Kreuter 1992, pp. 26-29), a Creta commemorati insieme anche dalla dedica di Phalasarna IC II 19 2 (il solo sovrano, invece, compare anche in IC II 12 25 da Eleutherna oltre che forse in IC II 16 11 da Lappa).
Il documento, che si apre con un’espressione benaugurale, conserva alle linee 1-6 le motivazioni del decreto, individuate nell’euergesia mostrata da Tolemeo III nei confronti della polis e dei cittadini di Itanos, da lui ricevuti in eredità dal padre Tolemeo II e dai suoi antenati (i.e. Tolemeo I) e nell’aver consensito loro di mantenere lo status di politai e le proprie leggi (motivazione analoga a quella presente nel decreto onorario per lo strategos tolemaico Patroklos, IC III 4 2-3). L’espressione impiegata a proposito dei possedimenti ereditati da Tolemeo, in particolare, è significativamente affine a quella utilizzata nello stesso contesto e in relazione allo stesso sovrano alle linee 5-8 dell’iscrizione di Adoulis del 240 a.C. ca. OGIS 54 (παραλαβὼν παρὰ τοῦ πατρὸς τὴν βασιλείαν Αἰγύπτου καὶ Λιβύης καὶ Συρίας καὶ Φοινίκης καὶ Κύπρου καὶ Λυκίας καὶ Καρίας καὶ τῶν Κυκλάδων νήσων), risultando dunque una prova del forte controllo esercitato su Itanos dal re.
La formula di sanzione, alla linea 7, mostra nel ruolo di responsabili della deliberazione la boula e l’ekklesia di Itanos, come avviene anche nei decreti della città IC III 4 2-3 e 7. L’oggetto del decreto, immediatamente successivo, prevede che il paradeisos presso la porta della città sia adibito a recinto sacro al re e alla regina (ll. 7-10) e che ogni anno la polis di Itanos compia sacrifici ed organizzi gare di corsa – note anche a Malla, Eleutherna, Praisos e Hierapytna – in occasione dei compleanni dei sovrani (ll. 11-13; cf. Chaniotis 2003, p. 441).
La formula di esposizione, alle linee 13-17, prevede infine l’iscrizione e la collocazione del decreto – a spese della città – nel santuario di Atena Polias, noto anche da Spratt II p. 415, n. 4 e IC III 4 3, da parte dei kosmeteres in carica, il cui eponimo è Soterios. Il termine kosmeter, attestato esclusivamente in documenti redatti ad Itanos, pare essere una variante locale equivalente al più diffuso kosmos, sostantivo che nella città è invece impiegato per designare l’intero collegio dei cosmi (cf. IC III 4 2-3, 5 e 7; nell’iscrizione IC III 4 9, non redatta a Itanos, i suoi magistrati sono invece chiamati kosmoi).
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: boule, dokeo, dromos, ekklesia, hieron, kosmeter, paradeisos, polis, polites, pothodos, psephisma, temenos.