Cretan Institutional Inscriptions

IC III 3 3 C

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488. Decreto di Hierapytna relativo a Magnesia

Tipologia documentaria: decreto

Supporto: stele

Datazione: fine III - inizi II secolo a.C.

Provenienza: Hierapytna

Collocazione attuale: Museo archeologico di Venezia (n. inv. 53)

Edd. Torres y Ribera 1805, pp. 65-88 (non vidi); Le Bas 1845, pp. 266-272 n. 3; Naber 1852, n. 3; Cauer 1883, n. 118; Michel, Recueil 30; I.Magnesia p. xiv n. 54; SGDI 5042; Schwyzer 1923, n. 199; IC III 3 3 C ➚PHI; Hainsworth 1972, n. 65.

Cf. Brulé 1978, pp. 47-48; Spyridakis 1990; Hennig 1994; Sage 1996, n. 189.

[θ]εός·
ἔδοξεν Ἱαραπυτνίων τοῖς κόσμοις τοῖς σὺν Ἀλεξάνδρωι καὶ τᾶι πόλι, Μαγνήτων ἀποστηλάντων
πρεσβευτὰς Θεόδοτον Ἀντιόχω καὶ Ἀριστόμαχον Ἀριστοκλέος, καὶ ἀ-
νανεωμένων τὰν πατρίαν οἰκειότατα καὶ φιλίαν καὶ ἀξιώντων τὰ γεγρ-
5αμμένα παρ’ αὐτοῖς Κρησὶν τίμια καὶ παρ’ ἁμῖν ἀναγραφῆμεν κατὰ τὰ αὐτὰ Μά-
[γ]ν̣ησι καὶ θέμεν ἐν ἱαρῶι, ἀγαθᾶι τύχαι καὶ ἐπὶ σωτηρίαι Ἱαραπυτνίων καὶ Μαγνήτων, καὶ ἀν[α-]
[γράψ]αι τὸς κόσμος ἐς στάλαν λιθίναν Μάγνησιν ἀτέλειαν καὶ προεδρίαν κ[αὶ ἐπι-]
[γαμίαν] καὶ ἔνκτησιν καὶ θείων καὶ ἀνθρωπίνων μετοχὰν καὶ ἐσαγωγὰν κ[αὶ ἐξ-]
[αγωγὰν] ὑπάρχεν κατὰ τὰ ἀρχαῖα, καὶ θέμεν τὰν στάλαν ἐν τῶι ἱαρῶι [τᾶς]
10[Ἀθαν]α̣ίας τᾶς Πολιάδος. αἰ δέ τίς κα ἀδικηθῆι Μάγνης ἐν Ἱαραπύτν[αι, δό-]
[μ]εν αὐτῶι τὸ δίκαιον καθάπερ καὶ τοῖς προξένοις. ἐπαινέσαι δὲ Μάγ[νητας]
ὅτι διαφυλάσσοντι τὰ παρδεδομένα ὑπὸ τῶν προγόνων καὶ ἐπὶ πλέο[ν αὔ-]
ξοντι, καὶ τὸς πρεσβευτὰς ὅτι οἰκήιως καὶ φιλοτίμως διελέχθεν καὶ παρ[εκάλε-]
σαν ἀξίως Μαγνήτων καὶ Ἱαραπυτνίων, καλέσαι τε τὸς πρεσβευτὰς [ἐς πρυ-]
15τανῆιον, καὶ δόμεν αὐτοῖς ξένια ἀργυρίω μνᾶν, καὶ παρπέμψαι μετ’ ἀ[σφα-]
λείας υἷ κα βώλωνται. ἔδοξε. οἱ κόσμοι πάντες ἐπεστάτον.

Il terzo documento conservato sulla stele che contiene anche i trattati IC III 3 A-B è un decreto di Hierapytna relativo a Magnesia. Il testo, che si apre con l’invocazione benaugurale [θ]εός, conserva alla linea 2 una formula di sanzione in cui figurano i cosmi e la polis di Hierapytna in qualità di responsabili della deliberazione (come in SEG 63.746, mentre in SEG 51.1056 compaiono i cosmi e il damos); nella formula è presente eccezionalmente anche la menzione del cosmo eponimo Alexandros, forse per compensare l’omissione della datazione in testa al documento (cf. Guizzi 2001, p. 325).

La sezione relativa alle motivazioni, alle linee 2-6, documenta l’invio di due ambasciatori da parte di Magnesia con la richiesta di iscrivere e collocare in un santuario quanto stabilito al loro riguardo dai Cretesi (i.e. verosimilmente dal koinon cretese) e da Hierapytna stessa. L’oggetto del decreto, preceduto da un’articolata formula benaugurale (l. 6), prevede l’iscrizione da parte dei cosmi della concessione precedentemente effettuata a Magnesia dell’ateleia, della proedria, dell’epigamia, dell’enktesis, dell’isopoliteia (l. 8, θείων καὶ ἀνθρωπίνων μετοχάν) e del diritto di importazione ed esportazione, oltre che l’equiparazione dei suoi cittadini ai prosseni a fini giuridici; per la stele è prevista una collocazione nel santuario di Atena Polias di Hierapytna (ll. 6-11), nel quale è prescritta la pubblicazione anche dei trattati IC III 3 4 e 5 della città. Il decreto, inoltre, onora i cittadini di Magnesia e in particolare i suoi ambasciatori, che vengono invitati nel pritaneo (attestato a Hierapytna forse anche in SEG 26.1049) e che ottengono come dono ospitale una mina d’argento (ll. 11-16).

Il documento, infine, si chiude con una ripetizione del verbo proprio della formula di sanzione, ἔδοξε, e con un riferimento alla presidenza di tutti i cosmi nel contesto della deliberazione, fatto privo di paralleli nei decreti cretesi (l. 16, οἱ κόσμοι πάντες ἐπεστάτον; cf. Guizzi 2001, p. 325).

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: dokeo, hieron, kosmos, polis, proxenos, prytaneion.