223. Iscrizione edificatoria (?) degli ex naokoroi di Lebena
Tipologia documentaria: iscrizione edificatoria?
Supporto: blocco
Datazione: fine II - inizi I secolo a.C.
Provenienza: Lebena, Asklepieion
Collocazione attuale: Museo archeologico di Herakleion (n. inv. 55)
Edd. IC I 17 38 ➚PHI; Savelkoul 1985-1986, p. 52; Pałuchowski 2005, p. 106; Melfi 2007, App. 21.
Cf. Bile 1991.
Il documento, di cui si conserva solamente il prescritto, più che un decreto sembrerebbe essere un’iscrizione edificatoria, analoga ad altri testi provenienti dall’Asklepieion di Lebena (IC I 17 4-6, 21, SEG 47.1403 e in parte IC I 17 8). Così farebbe pensare la menzione al nominativo degli ex naokoroi, il figlio di Ertaios e un certo Perikles, che potrebbero dunque essere i responsabili di un intervento edilizio. I naokoroi – a Creta attestati unicamente a Lebena e presso il Diktynnaion di Rodopou (IC II 11 3) – compaiono con tale funzione anche in SEG 47.1403, IC I 17 21 e probabilmente IC I 17 5 e 8 (sui naokoroi cf. Melfi 2007, pp. 104-109, Ricl 2011).
La menzione dei due funzionari religiosi precede nel testo la datazione menzionante il cosmo eponimo Kalabos figlio di Soarchos della tribù Archeia, probabilmente un magistrato di Gortyna (cf. Melfi 2007, pp. 101-103), indicando verosimilmente un maggior peso dei primi nell’attività a cui l’iscrizione è relativa. L’eponimia sembrerebbe essere a Lebena una prerogativa dei cosmi: tali magistrati compaiono infatti in tale ruolo in tutte le datazioni conservatesi dal santuario (IC I 17 2, 4-6 e 8), in un solo caso assieme ad un naokoros (in IC I 17 8, in cui però la menzione del funzionario sacro sembra perlopiù connessa al suo ruolo attivo nella messa per iscritto delle sanationes).
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: kosmos, naokoros, tribù (Archeia).