54. Decreto di Aptera del mese Phthinoporios
Tipologia documentaria: decreto
Supporto: lastra
Datazione: II secolo a.C.
Provenienza: Aptera
Collocazione attuale: iscrizione probabilmente perduta
La distanza del luogo di ritrovamento del decreto dal ‘Muro delle iscrizioni’ farebbe pensare che l’edificio a cui il blocco apparteneva non fosse il tempio centrale di Artemide Aptera ma piuttosto un altro santuario o un’altra struttura della città adibita alle attività politiche.
Il decreto, che si interrompe prima dell’enunciazione dell’oggetto della deliberazione, restituisce la formula di datazione meno frammentaria fra le poche conservate nei documenti di Aptera (cf. IC II 3 1, IC II 3 5 A, SEG 41.731). La formula datante, con cui si apre il decreto, conserva il patronimico del magistrato eponimo, di cui oltre al nome è andata perduta anche l’indicazione della carica ricoperta. Sulla base di quanto avviene nell’alleanza fra Aptera e Kydonia (SEG 41.731) è possibile tuttavia ipotizzare con un buon grado di certezza che il figlio di Thrasymedes fosse un damiorgos piuttosto che un cosmo.
La menzione dell’eponimo è seguita dall’indicazione del mese e del giorno. Il mese Phthinoporios, attestato in tutto il mondo greco unicamente da questa iscrizione, è da mettere in connessione con il termine indicante la stagione autunnale, φθινόπωρον, noto nella documentazione epigrafica soltanto nella forma aggettivale φθινοπωρι[νή] di una meridiana di Oropos del IV secolo a.C. (SEG 54.508).
Alla datazione fa immediatamente seguito la formula di sanzione, che testimonia la detenzione del potere decisionale da parte sia della bola che del damos, come nella maggioranza dei decreti di Aptera in cui tale formula si conservata (ad esclusione di IC II 3 2). La formula di sanzione è seguita a sua volta dalla menzione del proponente, in linea con quanto avviene in un buon numero di altri decreti della città.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: boule, demos, dokeo, eponimo (damiorgos?), mese Phthinoporios, proponente (lego).