17. Epigramma funerario per un caduto in guerra di Polyrrhenia
Tipologia documentaria: epitaffio
Supporto: plinto
Datazione: I secolo a.C.
Provenienza: Polyrrhenia, necropoli occidentale
Collocazione attuale: Polyrrhenia, necropoli occidentale
Edd. De Sanctis 1901, pp. 477-479, n. 3; SGDI 5119c (A-B); Comparetti 1903, n. 2 (C); Levi 1922, pp. 392-393, n. 36 (C); IC II 23 22 ➚PHI; Wilhelm n. 6; Peek 1955, n. 1107 (C); Gondicas 1988, n. 44; Martínez Fernández 1992; Vertoudakis, pp. 57-60 (C); Martínez Fernández, Epigramas 37; I.Polyr. 26.
Cf. Peek 1954-1955, pp. 224-225 (C).
ἥρωι ἃν μίμνε[ι]ν̣ ἐπέλα[χ]ον, δουριβα-
ρῆ κάματον, κ̣[ἄ]⟨λ⟩λως α̣ἰ̣[χμη]τῶν
προγόνων κλέος ἔ⟨σ⟩χον ἄμεμ̣φ̣[ές],
5δόξαν ἑλ⟨ὼ⟩ν πινυτὰν ἔξοχα σω-
φροσύναν· προσφιλὲς ἀνυσάμαν ἐμ
πατρίδι πὰρ πολιητῶν κῦδος ὁ Πα-
σινόου, ξεῖνε, Θεαγενίδας. εἰ δέ
με δακρυχαρὴς Λάθας ὑπεδέξα-
10το κευθμ{ν}ὼν ἀλλ’ ἀρετᾷ περάτων
ἀντία κῦρ’ ἀνιώ̣ν̣.
C1-2: πολέμου βαρυαλ⟨γ⟩έα ἶσα ἥρωι ἃν μίμνε[ι]ν̣ ἐπέλα[χ]ον IC; βαρυαλ⟨γ⟩έ⟨α⟩ αἶσαν ἐ̣γὼ ⟨τ⟩ὰν μιμν[έ]μεν ⟨ἐξ⟩έλα[χ]ον De Sanctis, SGDI, Comparetti, Levi; βαρυαλκέα ἰς [συν]⟨α⟩γω[γ]ὰν μίμνεμεν ε[ἰν]ά[λι]ον Wilhelm; βαρυαλκέα ἶσα ἥρωι, ἄνμιμνο̣ν̣ ἱ̣ππελατ̣⟨ῶ⟩ν Peek 1954-1955.
I nomi dei due defunti, verosimilmente marito e moglie, sono seguiti da un epigramma in distici elegiaci che, facendo parlare in prima persona Theagenidas, celebra le virtù dell’uomo. Nonostante la qualità inferiore del materiale della stele e dell’incisione rispetto all’epitaffio del conterraneo Adrastos (IC II 23 20), il monumento funerario perpetua il ricordo di un individuo di posizione socialmente elevata, contraddistintosi per il valore in guerra. Pur nelle vesti del lessico stereotipato proprio di certi topoi epigrammatici, emerge l’importanza sociale dei meriti bellici all’interno della collettività, fatto che ben si accorda con le testimonianze letterarie sull’ampio spazio che l’educazione militare occupa nella vita delle città cretesi.
Tra i molti termini pregnanti riferiti al defunto – fra cui kleos, sophrosyne, arete – spicca in particolare l’espressione ἶσα ἥρωι alle linee C 1-2: tale locuzione, infatti, potrebbe essere qualcosa di più che una semplice espressione retorica ed alludere ad un preciso riconoscimento pubblico come heros da parte della città, come avviene più tardi ad Aptera (cf. le iscrizioni protoimperiali dell’heroon, SEG 52.843-847; cf. inoltre l’epitaffio ellenistico IC III 4 38 da Itanos ed il monumento funerario pubblico per i caduti di Polyrrhenia I.Polyr. 23; cf. Hughes 1999). Una simile interpretazione sembra rafforzata dalla menzione di riconoscimento pubblico del proprio merito a cui il defunto fa riferimento alle linee C 6-7, ricordando il προσφιλὲς κῦδος da lui conseguito in patria da parte dell’insieme dei cittadini: l’ufficialità di tale conferimento sembrerebbe inoltre supportata dall’impiego di termini connessi alla sfera socio-istituzionale, quali πολιητῶν e – in una certa misura – πατρίδι.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: heros, polites.