123. Legge sacra di Axos
Tipologia documentaria: legge sacra
Supporto: stele
Datazione: fine IV secolo a.C.
Provenienza: Axos
Collocazione attuale: Museo archeologico di Rethymno
Edd. Manganaro 1966, pp. 11-18 (= SEG 23.566 ➚PHI ➚PHI ➚PHI ➚SEG); LSCG 3.145; Bile 34.
Cf. Van Effenterre 1989, pp. 5-7; Papakonstantinou 1996; Ruzé 1997.
[- - -]ΤΑΝΝΑΤΙΟ̣[- - -]
[- - -] ἐ̣ν τῶι να[ῶι]
[- - -]Ο[- - -]Χ[- - -]
5[- - -]σ̣θαι μη-
δὲ θ[έ]σθαι [ἢ] θύση̣σ̣[θαι - - - πά]μ̣ατα θῖνα τὰ
ἐξ ἀπαρχᾶς δοθέντ̣[α· μηδὲ ἕρπεν χσέ]νας ἢ ἀστὰς τῶι
Πυτίωι̣· υ[ἷ] δεξαμένω, δέο̣[μεν τὸν] ἀστὸν τιμαδὰ τὰν
ἱάρηιαν ἐπαράσαμε⟨ν⟩ θ[ε]οῖς̣ [κ]αὶ π̣λίον̣ δοῦ̣μ̣εν ϝοῖτα·
10θῖνα {τα} τἀρχαῖα [ὅ]τ⟨τ⟩α [ἦι] θ̣είην̣ πάματ̣α̣ τὰ δοθέν-
τα ἐπαράσαμε[ν], Σωσοκλέος, [- - -]νόμω, Ἰκειτε-
[ . . , Σο]άρχω καὶ Τομοκλέος [κ]οσμιόντωγ καὶ φυλαῖς ϝα-
ξ̣ί̣ων, Δονοκείω̣[ν], Λατοσ[ί]ω[ν, . 4 . ]ων(?)· αἴ τις τᾶ⟨ν⟩ νῦν κοσμιό-
[ντ]ων ἢ ἀπόκοσμος τα . 4 . ΙΛ ἢ ἀλλᾶι θείη τὰν ἱαρηί-
15αν ἢ τὸ τέμενος ἀ̣τελεὶ {το}, μὴ ἀκέσασθαι πρὶν τῶι
Δηνὶ τῶι Ἀγοραίωι ἑκατὸμ̣ β̣οῦς καταθύσας, πάρβιος
αὐτοῦ ἀβλοπίαι, ὥ̣ς̣ τ’ ἐπὶ Πυτίο{οι}ις ταῖ⟨ς⟩ ἑταιρηίαις
δαττάμενος, τἀρχήιας νιψάμενος· αἰ ἕρποι ἀλλᾶι δ-
έ, μὴ ἀκέσασθαι· ἔδωκαν δὲ ἄτεκνοι ⟨ὄ⟩ντες κτούπων⟨α⟩
20καινὰ τιμαδὰ σῴζ̣ουσι δάμω {κτού[πω]ν [κ]αινὰ τιμαδά}·
ἐπιβα{α}λλούσας ταῦτα, μὴ ἀγαῖτε π̣οτ̣ὶ̣ θί̣ασ̣ον τῶι νυ[χ-]
τὸ παρ’ ἀρχαῖον ἐπὶ τᾶι ν[εμο]ν̣η[ίαι ἱαρ]ηίαν τῶ Πυ-
τίω· ὀ̣ψῶι μηνὸς̣ ΑΙ̣ . Σ . 4 . σθαι ἄλλῃ τὰν {ἄλλῃ τὰν}
ϝοικίαν τὸν σεβ̣[όμενον(?)] τὰν ἱαρηίαν τοὺ[ς] χ̣σένας.
12-13: ϝαξ̣ί̣ων SEG; ϝαδόν Van Effenterre.
13-14: τᾶ⟨ν⟩ νῦν κοσμιό[ντ]ων SEG; τὰ νῦν κοσμίων Van Effenterre.
14: τα . 4 . ΙΛ SEG; τὰ [πάμα]τ̣α̣ LSCG; ΤΑΝ̣ΝΑΤΙΑΝ Van Effenterre.
15: ἀ̣τελεὶ {το} SEG; ἐ̣τέλε̣ι̣το LSCG.
18: τἀρχήιας SEG; τὰς χεῖρας Van Effenterre.
24: ϝοικίαν SEG; ϝοικετείαν LSCG.
Il regolamento sacro di Axos è un documento tanto di grande interesse quanto di difficile comprensione. La sezione iniziale, piuttosto mal conservata, tratta di una qualche operazione che deve avvenire in presenza dei cosmi (l. 1) e che sembra avere a che fare con l’ingresso in un tempio (l. 3). Ad alcune indicazioni riguardanti dei sacrifici segue alle linee 7-8 il divieto – imposto sia alle donne cittadine che a quelle straniere – di entrare nel santuario del Pythion, verosimilmente solo in particolari circostanze. Le linee 8-9 si occupano nuovamente di sacrifici che i cittadini devono compiere verso più divinità, forse per mezzo di una sacerdotessa se il termine hiareia è da intendere in tal senso (così LSCG, mentre Giacomo Manganaro lo interpreta come «offerte sacrificali»). Le linee 10-13 sembrano prescrivere l’esecuzione di riti antichi (θῖνα {τα} τἀρχαῖα) in un momento storico specifico, ovvero durante il cosmato di Sosokles, -nomos, Ikeites (?), Soarchos e Tomokles, ai quali devono prendere parte le tribù di Axos Donokeis, Latosioi e una terza terminante forse in -s. La clausola alle linee 13-16, particolarmente oscura, fornisce indicazioni su cosa debbano fare i cosmi in carica e gli ex cosmi (gli apokosmoi, sui quali cf. Papakonstantinou 1996) nel caso non abbiano compiuto correttamente quanto prescritto riguardo alle offerte sacrificali e ad un recinto sacro: in tale circostanza la legge vieta loro di purificarsi (?) prima di aver sacrificato cento buoi a Zeus Agoraios (sul cui culto cf. Antonetti 2009 e Greco 2006), offerta che potrebbe essere identificabile con la hekatonba ha megala attestata ad Axos da IC II 5 1. I cosmi o gli ex cosmi, inoltre, sono tenuti a distribuire le offerte sacrificate (?) fra le eterie in occasione delle feste Pythia (oppure come avviene abitualmente nei Pythia, ll. 17-18). La legge, a seguire, informa della consegna di nuovi κτούπωνα (?) da parte di coloro che sono senza figli – non è chiaro se fra i cosmi o ex cosmi o fra tutta la cittadinanza – ai salvatori del damos, che potrebbero ipoteticamente essere coloro che sono stati onorati dalla città come euergetai o soteres per mezzo di dediche o decreti (ll. 19-20). Sembra riferirsi ai cosmi o ex cosmi anche il divieto alle linee 21-23 di condurre ad un tiaso notturno le vittime sacrificali pertinenti al Pythion durante la luna nuova, andando contro le norme antiche. La prescrizione finale, alle linee 23-24, interessa esclusivamente gli stranieri, i quali sono tenuti ad effettuare delle consacrazioni sul finire di un mese iniziante per Ai-.
Complessivamente, dal testo sembra emergere un ruolo piuttosto consistente svolto dai cosmi (o dagli ex cosmi) in ambito religioso: nella legge non compaiono infatti sacerdoti di alcun tipo, ad esclusione della possibile menzione di una hiereia alla linea 9, che comunque avrebbe la sola funzione di coadiuvare nell’ambito di un sacrificio effettuato dai cittadini.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: agora (Agoraios), apokosmos, astos, demos, festività Pythia, hetaireia, hiereus (hiareia), hieron (Pythion), kosmos, mese Ai-, naos, temenos, thiasos, tribù (Donokeis, Latosioi, -s?), xenos.