116. Legge di Axos sui lavoratori pubblici
Tipologia documentaria: legge
Supporto: due blocchi
Scrittura: bustrofedica
Datazione: 525-500 a.C.
Provenienza: Axos, acropoli
Collocazione attuale: acropoli di Axos
Edd. Comparetti 1888, pp. 129-140; Comparetti 1893, pp. 381-394 n. 183; SGDI 5125A; IC II 5 1 ➚PHI ➚Poinikastas; Koerner 1993, n. 101; Nomima I 28; Youni 2011, p. 267; Genevrois 2012; Seelentag 2015, pp. 309-310; Laws A1; Bile 2016, n. 10.
Cf. Lavrencic 1988; Gehrke 1995; Perlman 2004, pp. 112-115; Rubinstein 2009.
[- - -]ιν δοκε͂ν ἀκσία ἦμεν τᾶς τ[ε τροπᾶς]
καὶ τᾶς ἀτελείας ⟨τ⟩ἀ τέκνα το̃ ἰνυμέ̣[νο - - -]
[- - -] κατ’ ἀμέραν ζ̣αμιο͂μεν. | αἰ δ’ ἐπέλ-
5θοιεν ἰν ταῖσι πέντε, αἰ μὴ λεοι[εν - - -]
[- - -]ν, | τᾶν δ’ ἀμερᾶν | πέντ’ ἀμέρας ϝεργακσα[ . c. 2 . ]
[ . c. 5 . ]ς τᾶι πόλι ἀμίστος. το͂ δὲ μισ[το͂ - - -]
[- - - τ]ᾶ̣ς ἰν ἀντρηίοι διάλ̣σιος | [ . ] ΙΔΙΑ
Λ̣ΟΙ ἐ̣πὶ σποϝδδὰν | ΕΚΣΟΑΙ . [- - -]
10[- - - ἀ]ϝ̣τὸς | ϝεκάστος μὴ ἰνθέ̣μεν |
τᾶι πό[λ]ι. περὶ δὲ̣ το͂ μιστο͂ | αἰ πον[- - -]
[- - - τά]δε δὲ τελίοντι· | ἴσς τε τὰν ἐκατόνβαν
τὰν μεγάλαν | καὶ τὸ θῦμα | καὶ̣ [ . . ]Δ[ . c. 3-5 . ]Ν[- - -]
[- - -]ρηιον διδόμεν· | το͂ν δ’ ἄλον πάντον
15ἀτέλειαν καὶ τροπὰν ἰν ἀντρηίοι κα[- - -]
vacat
La legge è finalizzata a regolare il sistema di retribuzione dei lavoratori pubblici della città di Axos. Il documento prevede la possibilità di imposizione di multe in caso di inadempienze (ll. 4-5) e di prestazioni lavorative gratuite in favore della polis per un totale di cinque giorni (ll. 6-7). Il contratto stabilito fra la città ed i lavoratori comporta l’esercizio di una imprecisabile attività per la polis in cambio di una retribuzione, in parte erogata come paga (ll. 7 e 11, μιστο͂), in parte consistente nella fornitura di pasti (l. 8 διάλσιος) nell’andreion (cf. Lavrencic 1988). Il termine dialsis, attestato unicamente dalla presente iscrizione, sembrerebbe indicare una remunerazione duratura in derrate alimentari, probabilmente affine – se non equivalente – alla trophe menzionata poco dopo (cf. Genevrois 2017, pp. 99-102).
Dopo una clausola oscura relativa a qualcosa che non deve essere dato o versato alla città (ll. 10-11), la legge si focalizza sugli obblighi contributivi dei lavoratori, per poi tornare sui relativi diritti. Costoro sono infatti tenuti a versare tasse per alcuni sacrifici, fra cui la Grande Ecatombe – forse identificabile con il sacrificio di cento buoi a Zeus Agoraios attestato due secoli dopo ad Axos da SEG 23.566 – ed un altro thyma (ll. 12-14). Gli stessi, tuttavia, risultano esenti da ogni altra tassa in quanto beneficiari dell’ateleia e devono ricevere sussistenza (l. 15, τροπάν) nell’andreion. Le medesime concessioni, l’ateleia e la trophe, semrano essere state accordate alle linee 2-3 anche ai figli dei lavoratori o almeno ad una parte di essi, possibilmente soltanto coloro che ne sono stati ritenuti degni da parte della polis.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: andreion, festività/sacrificio (Hekatonba ha megala), polis.