239. Legge di Gortyna menzionante un andreion
Tipologia documentaria: legge
Supporto: due blocchi
Scrittura: retrograda
Datazione: 600-525 a.C.
Provenienza: Gortyna
Collocazione attuale: Museo archeologico di Herakleion
Edd. Comparetti 1888a, pp. 203-205 nn. 53-54; Comparetti 1893, pp. 24-26 nn. 12-13; SGDI 4964; IC IV 4 ➚PHI; EG I, p. 184 n. 1; Hainsworth 1972, n. 61 (ll. 1-3); Guarducci 1987, pp. 58-59 n. 2; Koerner 1993, n. 117; Nomima II 61; Marginesu 2005, n. 3; Laws G4.
4: π̣ι[- - -] IC; πί[νεν] Nomima.
Le quattro linee del frammento sembrano appartenere a prescrizioni differenti, relative rispettivamente ad acquisti (l. 1), sacrifici di animali (l. 2), giuramenti (l. 3) e andreia (l. 4). La menzione di un andreion offerta dal frammento costituisce la più antica attestazione del termine, che a Gortyna compare anche in una legge del V secolo a.C. (IC IV 75). Il termine, utilizzato in senso spaziale, è possibile che sia impiegato nell’ambito della regolamentazione del consumo di vino, analogamente al divieto di bere eccessivamente imposto dalla legge di Eleutherna SEG 41.739, nella quale vi è un rimando ad una situazione di bevuta collettiva che verosimilmente doveva avere luogo negli andreia: è possibile dunque che la sequenza πι- alla fine della linea 4 sia integrabile in πί[νεν], come suggerito in Nomima.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: andreion.