Cretan Institutional Inscriptions

IC II 23 7

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2. Iscrizioni edificatorie dal naiskos fluviale di Polyrrhenia

Tipologia documentaria: due iscrizioni edificatorie

Supporto: tesoro

Datazione: A 300-250 a.C., B inizi II secolo a.C.

Provenienza: Polyrrhenia, naiskos fluviale

Collocazione attuale: Museo archeologico di Kissamos (n. inv. E 14)

Edd. Myres 1896, n. 15; SGDI 5117; Guarducci 1930, pp. 57, 68-69; IC II 23 7 ➚PHIPHI; Gondicas 1988, n. 37; Kaminski 1991, n. II.1; Martínez Fernández 2002, n. 2; I.Polyr. 9; Bile 2016, n. 42. Ect.

Cf. Halbherr 1899, p. 527; Savignoni 1901, pp. 333-334; Sherk 1990a, pp. 268-269; Muller-Dufeu 2002, n. 2721.

A
ἐπὶ δαμιοργῶν Ὀνάσανδρος Παρμένοντος,
Οἰωνικλῆς Τασκύδα,
Ὀρύας Πίθω,
I
Τασκαιννάδας Σώσω,
5Θάλης Μενεδάμω.
II
ἐπὶ Αἰγύλω ἱαριτεύοντος
5Καλλίκριτος ἐποίησε.
B
ἐπὶ δαμιοργῶν ἁ πόλις
ἐπεσκεύασαν
ἐπὶ Σωκράτεος Στρατοκύδεος,
Βουλαγόρας Ὀρούα, Ἄνδροιτος Ἀριστίωνος,
5Θεόδωρος Σώσω, Ἀνδροκλῆς Σώσω.

I damiorgoi, in numero di cinque in entrambe le iscrizioni, rivestono una funzione eponima come in tutte le loro altre attestazioni cretesi (con l’eccezione dell’ex damiorgos di SEG 60.984). Ad esclusione di Sokrateus alla linea B3, i nomi di tutti gli altri damiorgoi si trovano al nominativo nonostante il precedente ἐπὶ δαμιοργῶν, che presupporrebbe invece l’uso del genitivo. Oltre ai damiorgoi, la più antica delle due iscrizioni impiega anche un sacerdote come elemento datante e fa inoltre menzione dell’artefice – o più probabilmente del finanziatore – della costruzione (cf. Bile, pp. 356-357; Martínez Fernández 1999, pp. 424-425). A tale iniziativa privata di Kallikritos, non insignito di alcun titolo, fa da contrappeso nella seconda iscrizione il coinvolgimento della polis, responsabile del restauro o della ricostruzione del naiskos. Occorre tuttavia notare che il verbo relativo al restauro, pur essendo sintatticamente connesso alla polis, è plurale e pare pertanto da mettere in relazione con i damiorgoi stessi, la cui menzione risulta bruscamente interrotta dall’inserimento di ἁ πόλις ἐπεσκεύασαν. L’impressione, dunque, è che la collettività della polis cerchi di inserirsi a forza in un’attività che meno di un secolo prima era in mano all’iniziativa privata e legata alla sfera sacerdotale e che, ancora nel II secolo a.C., continua ad essere controllata dai damiorgoi.

Quanto agli aspetti prosopografici, il damiorgos Boulagoras figlio di Oruas (B, l. 4) potrebbe essere parente – forse il fratello – di Aristagoras figlio di Orouas, commemorato da una stele funeraria del II secolo a.C. (IC II 23 15).

Il patronimico di uno dei damiorgoi, Τασκύδας, e il nome di un altro membro del collegio, Τασκαιννάδας, sono antroponimi derivanti dalla radice τασκ-, peculiari di Creta occidentale e nello specifico di Polyrrhenia (cf. Masson 1985, n. VII, Hitchman 2002, pp. 118-120, Gondicas 1988, pp. 252-257; cf. inoltre IC II 23 9).

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: damiorgos, hiereus, polis.