196. Iscrizione edificatoria relativa al naos di Artemide Soteira di Lyttos
Tipologia documentaria: iscrizione edificatoria
Supporto: sconosciuto
Datazione: fine I secolo a.C. - inizi I secolo d.C.
Provenienza: Lyttos
Collocazione attuale: sconosciuta
Edd. Churmuzis 1842, pp. 59-60; Halbherr 1890, p. 618; IC I 18 12 ➚PHI; Pałuchowski 2005, pp. 107-108.
Cf. Chaniotis 1986, p. 195; Guizzi 1999a, pp. 283-284; Pałuchowski 2005a, p. 424.
6-7: ἐ[κ] τῶ ἱερ⟨ο⟩μνάμονικῶ χρήματος Chaniotis; ἐ[πὶ] τῷ ἱερ⟨ο⟩μνάμονι ΚΩΧΡΗΜΑΤΟΣ IC.
L’iscrizione, relativa al restauro del tempio di Artemide Soteira a Lyttos, è datata all’anno in cui è eponimo il cosmo Lasthenes figlio di Komastas, della tribù Arche(i)a (attestata anche a Gortyna, Knossos e Hierapytna). L’onomastica del magistrato è particolarmente interessante, in quanto presenta come patronimico il nome Komastas, che in tutte le sue occorrenze (tranne che in IG IV2,1 64) è pertinente a cosmi eponimi e protocosmi di Lyttos (cf. IC I 18 13, 19-21, 32-36 e forse 63). Mentre Lasthenes figlio di Komastas appartiene alla tribù Archeia, il collega Endialos figlio di Komastas, eponimo nell’iscrizione edificatoria IC I 18 13, è invece membro di una tribù differente, quella dei Lasynthioi: è dunque probabile che i due individui appartenessero a rami differenti di una stessa famiglia che doveva occupare una posizione di un certo rilievo all’interno della società di Lyttos.
Le ultime linee del testo, inoltre, informano del fatto che l’intervento è avvenuto mediante il ricorso al fondo degli hieromnamones, noto a Creta anche da un’iscrizione edificatoria dell’Asklepieion di Lissos (SEG 45.1317: ([ἐκ τῶν] ἱερομναμονι[κῶν χρημάτων]; sugli hieromnamones nel restante mondo greco cf. D’Alessandro 2011).
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: hieromnamonika chremata, kosmos, naos, tribù (Archeia).