232. Sanatio da Lebena
Tipologia documentaria: sanatio
Supporto: blocco
Datazione: II secolo a.C.
Provenienza: Lebena
Collocazione attuale: Museo archeologico di Herakleion (n. inv. 52)
Edd. Guarducci 1934, pp. 420-421 n. 4; IC I 17 11 ➚PHI ➚PHI; Girone 1998, 3.3a β (A), 3.3b (A), 3.6 (B); Prêtre – Charlier 2009, n. 6; Melfi 2007, App. 11.
Cf. SGDI IV, p. 1037 n. 16; Chaniotis 1988, T12; Bile 1991; Bultrighini 1993, pp. 95-96; Detorakis 1995; Girone 2004.
[- - -] δράκων νη . .
[- - -]π̣ιον ἀνβασιο.
[- - -]τα καὶ πάλι ἐς τὰν αὔριον ε̣ . .
[- - -] χὐγιὴς ἐγένετο vac. Κλάδον
5[- - - Γορτ]ύνιον στομαχικὸν πόνον
[ἔχοντα ἐλθό]ντα πεδὰ θιάσω πὰρ τὸν
[θιὸν καὶ προσ]ευχόμενον β[ω]μὸν θήσ-
[ειν - - - αὐ]τὸν ὕπνος ἔλαβε [- - -]
[- - - κ]αὶ πορτευθὼν ἔφαγε [- - -]
10[- - -]ς καὶ αἵματος φύσις ευ . .
[- - - προσ]έταξε καὶ . ΘΕΝΙ . 5 .
[- - -] χοὔτως ὑγιὴς ἐ[γέ]νετ[ο] .
[- - -]αιγ̣εν . . . ΑΙ[- - -]
[ - - - - - - - - - - ]
Il protagonista della sanatio conservatasi alle linee A 4-13, Klados di Gortyna, è connotato come appartenente ad un tiaso, assieme al quale è giunto a Lebena. L’associazione in questione, la cui esatta natura non è esplicitata dal documento, sulla base della provenienza dell’individuo risanato sembrerebbe essere di Gortyna; da quest’ultima, peraltro, provengono le altre principali attestazioni di tiasi a Creta in contesti sacri (IC IV 266-267, alle quali si aggiunge SEG 23.566 da Axos; oltre a questi casi, menzioni di tiasi in documenti cretesi occorrono in ΘΕΤΙΜΑ E 259 da Axos – forse una legge – e in più trattati ellenistici).
Il documento, inoltre, offre la menzione di due elementi della struttura santuariale dell’Asklepieion: un altare che il risanato deve erigere alla divinità (l. A 7) e l’abaton (l. B 1), la sezione più interna del tempio, probabilmente adibita ad incubatorio (cf. IC I 17 15, dove occorre invece con la grafia ἄδυτον).
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: abaton, bomos, thiasos.