56. Epitaffio di uno schiavo (?) di Keraia
Tipologia documentaria: epitaffio
Supporto: stele frontonata con un bassorilievo raffigurante un fanciullo ed una figura umana armata
Datazione: II-I secolo a.C.
Provenienza: Keraia
Collocazione attuale: Museo archeologico di Chania?
Edd. Faure 1962, p. 52 (= SEG 23.577 ➚PHI ➚SEG); Faure 1969, pp. 321-322 n. 15; Bile 73.
1: Πυρί[α] Faure 1969, Bile; Πύρ̣ρ̣[ας(?)] Faure 1962.
Non è chiaro se il primo termine dell’iscrizione, σῶμα, sia da intendere come nome comune o proprio. Nel primo caso, che pare preferibile, la stele costituirebbe il segnacolo funerario di uno schiavo, di cui viene commemorato lo status sociale anziché il nome, per poter dare così risalto all’onomastica del padrone, Pyrias figlio di Sthenios. Da Creta provengono anche due dediche formulate in modo analogo, IC I 7 6 e IC I 17 39, che peraltro costituiscono gli unici altri due casi nell’isola in cui l’indicazione dello status servile viene impiegata in epigrafia non ai fini della regolamentazione (cf. e.g. la diversificazione delle sanzioni previste per uomini liberi e schiavi in IC IV 72). In entrambi i documenti, anch’essi della tarda epoca ellenistica o della prima età imperiale, l’onomastica del dedicante è sostituita dal nome comune δοῦλος, accompagnato dal genitivo del nome proprio del padrone.
Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: soma.