Cretan Institutional Inscriptions

IC II 6 10

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67. Epigramma funerario per una donna da Kantanos

Tipologia documentaria: epitaffio

Supporto: blocco

Datazione: II secolo a.C.

Provenienza: Kantanos

Collocazione attuale: iscrizione perduta

Edd. De Sanctis 1901, pp. 501-502 n. 32; Levi 1922, pp. 390-391 n. 34; IC II 6 10 ➚PHI; Wilhelm n. 4; Peek 1955, n. 1261; Gondicas 1988, n. 3; Detorakis 1995, p. 230; Bile 2000, n. 1; Martínez Fernández, Epigramas 30.

Cf. Peek 1933, p. 139, n. 3; Martínez Fernández 1992.

σώφρονα Θεοδόταν ἐσόρα, ξένε,
μικρὸν ἐπιστὰς πατρίδος ἐκ Κα-
ρᾶς Μαστοκλέους θυγάτρα, ἀστοῖς
καὶ ξείνοισι ποθεινοτάτην παρὰ πᾶ-
5σιν θουμαρῆ τε πόσει ἠδὲ
τέκνοις ἐρατήν· οὕνεκα δ’ εὐ-
σεβίης μάκαρες θεοὶ ὧδ’ ἐπέ-
κλωσαν στείχειν εἰς Ἀΐ-
δην εὐθανατοῦσα ἄνοσον.

L’origine della donna commemorata nell’epitaffio, indicata attraverso l’espressione πατρίδος ἐκ Καρᾶς, è oggetto di dubbi fin dalle prime edizioni del testo. Sebbene l’ipotesi più ovvia sembri la sua identificazione nella Caria (cf. De Sanctis 1901), l’onomastica paterna di Theodota – attestata unicamente a Creta occidentale (cf. IC II 6 6, SEG 48.1221) – suggerirebbe invece una sua provenienza cretese, possibilmente da un non parimenti attestato villaggio chiamato Kara (cf. Levi 1922).

Pur tenendo conto dell’adesione dell’epitaffio al registro stilistico e ai topoi propri del genere, è da constatare che il testo testimonia l’esistenza a Kantanos delle componenti sociali costituite dai cittadini e dagli stranieri; l’espressione ἀστοῖς καὶ ξείνοισι, ampiamente diffusa nel contesto retorico dell’epigramma funerario greco assieme ad un certo numero di varianti sinonimiche, a Creta ricorre anche in un epitaffio metrico di Poikilasion (IC II 21 2, ll. 6-7: ἀστοῖσιν π[ᾶσι ξε]ίνοισι).

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: astos, xenos.