Cretan Institutional Inscriptions

IC II 5 17*

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138. Concessione di asylia a Teos da parte di Axos

Tipologia documentaria: decreto

Supporto: blocco

Datazione: 201 a.C. ca.

Provenienza: Teos, tempio di Dioniso

Collocazione attuale: Izmir

Edd. CIG 3050; LBW 65; Cauer 1877, n. 52; Cauer 1883, n. 122; Michel, Recueil 55; SGDI 5169; IC II 5 17* ➚PHI; Teos 7; Curty 1995, n. 43c; Rigsby, Asylia 140.

Cf. Robert 1940a, p. 118; Ceccarelli 2005.

Ϝαξίων.
ἔδοξεν Ϝαξίων τοῖς κόσμοις καὶ τᾶι πόλει ψαφιξαμένοις
κατὰ τὸν νόμον· ἐπειδὴ Τήιοι διὰ προγόνων φίλοι καὶ συγ-
γενεῖς ὑπάρχοντε[ς] τᾶς ἁμᾶς πόλεος ἀπέστειλαν ψά-
5φισμα καὶ πρειγευτὰς Ἀπολλόδοτον καὶ Κωλώταν,
οἳ καὶ ἐπελθόντες ἐπὶ τὰν ἐκκλησίαν καὶ τὸ ψάφισμα
ἀποδόντες διελέγεν πεδὰ πάνσας σπουδᾶς καὶ φι-
λοτιμίας περὶ τῶ{ι} γενέσθαι τὰν καθιέρωσιν τῶι Διονύ-
σωι τᾶς τε πόλεος αὐτῶν καὶ τᾶς χώρας καὶ τὰν ἀσυ-
10λίαν τά τε ἄλλα τὰ ὑπάρχοντα αὐτοῖς ἔνδοξα καὶ τίμι-
α διαφυλάδεν καὶ συνεπαύξεν ἐς τὸν ἀεὶ χρόνον, περ[ὶ]
δὲ τῶν αὐτῶν διαλεγέντος καὶ Περδίκκα τῶ παρὰ τῶ βα-
σιλέως Φιλίππω πρειγευτᾶ· vac. δεδόχθαι Ϝαυξίων τοῖς
κόσμοις καὶ τᾶι πόλει· ἐπαινέσαι μὲν τὸν⟨ς⟩ πρειγευτὰν⟨ς⟩
15διότι καλῶς καὶ συμφερόντως διελέγεν περὶ τᾶς οἰκειότατος
τᾶς ὑπαρχόνσας αὐτοῖς πορτ’ ἀμὲ καὶ τῶν λοιπῶν ἐνδό-
ξων καὶ τιμίων· ἀποκρίνασθαι δ⟨ὲ⟩ ὅτι ὁ δᾶμος ὁ Ϝαυξίων δια-
φυλάδων τὰν πορτὶ τὸ θεῖον εὐσέβειαν καὶ τᾶι πόλει τῶν
Τηίων εὐχαριστεῖν βωλόμενος τάν τε καθιέρωσιν τῶι Δι-
20ονύσωι τᾶς τε πόλεος τῶν Τηίων καὶ τᾶς χώρας ἀναδεί-
κνυντι· καὶ παρδέχεται ἱερὰν καὶ ἄσυλον καθότι παρκα-
λεῖ ὁ δᾶμος ὁ Τηίων, ὑπαρξεῖ δὲ καὶ τὰ ἄλλα τίμια
Τηίοις πὰρ τᾶι πόλει τῶν Ϝαυξίων νῦν τε καὶ αἰεί.
ἔρρωσθε.

L’iscrizione appartiene alla ricca serie di documenti relativi alla concessione di asylia a Teos da parte di numerose città (per la quale cf. Rigsby, Asylia, pp. 280-325, Brulé 1978, pp. 93-102, Kvist 2003, Vinci 2008-2009). Sebbene il testo si presenti inizialmente come un decreto, il saluto finale ἔρρωσθε svela il suo originario inserimento all’interno di un’epistola, di cui è stata omessa l’intestazione al momento dell’iscrizione.

Il decreto esordisce con la formula di sanzione, nella quale sono i cosmi e la polis di Axos a risultare come responsabili della deliberazione e a cui fa seguito un riferimento ad una votazione avvenuta secondo la legge, fatto privo di paralleli a Creta (ll. 2-3). Le medesime istituzioni sono commemorate in relazione all’attività deliberativa anche nella formula di mozione, che occorre alle linee 13-14.

Quanto alle assemblee della città, il decreto testimonia l’esistenza dell’ekklesia ad Axos, nota unicamente da questa iscrizione, che accoglie gli ambasciatori teii e alla quale questi consegnano il decreto inviato dalla propria madrepatria (ll. 6-7). Nell’oggetto del decreto, inoltre, viene menzionato il damos di Axos in qualità di responsabile delle decisioni prese (l. 17). Il termine polis, infine, è impiegato dapprima in relazione alla syngeneia e alle buone relazioni intercorrenti fra la città di Axos e Teos (l. 4), per poi comparire nuovamente in merito al conferimento di ἄλλα τίμια da parte di Axos ai Teii, che si aggiungono alla concessione dell’asylia alla città microasiatica e di onori ai suoi ambasciatori (ll. 22-23).

Elementi istituzionali o altri termini rilevanti: demos, dokeo, ekklesia, nomos, kosmos, polis, psephizo.